Parlare di Leucemia mieloide cronica non e semplice ne usuale, eppure lo scorso lunedì 18 dicembre presso l’auditorium della parrocchia Sant’Achille, si è una tavola rotonda organizzata da Città dell’Uomo parlando di leucemia mieloide cronica a partire dalla proiezione di un cortometraggio: l’Ospite, già presentato al Giffoni Film Festival e al Festival del cinema di Venezia.
Il cortometraggio è stato realizzato con il patrocinio di AIL (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma), ed è stato lo stesso Presidente nazionale Dottor Giuseppe Toro e la Dott.ssa Maria Antonietta Specchia, Presidente AIL Bari, a spiegarne i contenuti e le motivazioni che hanno spinto l’hai a realizzarlo. La leucemia mieloide cronica è un’ospite inatteso, arriva all’improvviso a sconvolgere la vita di chi sta accanto come un’ombra minacciosa, ma se si impara a conoscerla si capisce che fa meno paura di quel che sembra. L’ospite, è la storia di Fabio, paziente costretto a convivere con la malattia da tempo, che accompagnerà Vittoria, paziente a cui è stata appena diagnosticata la malattia, nel percorso che l’aiuterà ad affrontare le sue paure. Il cortometraggio aiuta il pubblico a comprendere i timori e le paure con cui i malati devono convivere ogni giorno, ma anche le speranze garantite dalla ricerca e dalla terapia.
La leucemia mieloide cronica è un tumore che si sviluppa nel midollo osseo, ed è causato da un particolare difetto genetico che porta alla produzione di una proteina che stimola la replicazione incontrollata delle cellule tumorali. Ogni anno, uno – due persone su 100.000 sono colpite da questa forma tumorale. Oggi questa malattia si cura attraverso un trattamento standard rappresentato dai cosiddetti farmaci intelligenti, molecole capaci di colpire direttamente il gene specifico di questo si sono occupati i relatori clinici che si sono succeduti nella tavola rotonda moderata da Onofrio Losito, Giornalista Pubblicista e Presidente Città dell’Uomo: il Dott. Attilio Guarini – Direttore reparto Ematologia I.R.C.C.S Istituto Tumori Giovanni Paolo II, Bari, il Prof. Pellegrino Musto -Direttore U.O. Ematologia con trapianto A.O.U. Policlinico di Bari; Professore di Ematologia Università degli Studi di Bari, la Dott.ssa Antonella Russo Rossi U.O.C Ematologia, A.O.U.C, Policlinico di Bari, la Prof.ssa Giorgina Specchia, Professore ordinario emerito di Ematologia presso l’Università degli Studi di Bari. Gli eminenti clinici hanno presentato al pubblico i progressi e le terapie delle cure che oggi hanno compiuto notevoli passi avanti e sono in grado di garantire al paziente una prospettiva ed una qualità di vita molto più alto rispetto al passato. Come evidenziato nel cortometraggio il rapporto che si instaura tra medici e pazienti, a seguito della comunicazione della diagnosi, non può essere limitato alla cura e alla gestione dei sintomi, ma deve estendersi empaticamente a tutto il percorso e dall’esperienza che il paziente fa con una malattia che spaventa.
In conclusione il dott. Onofrio Mastandrea, Regional vice President e General manager di Incyte Italia, azienda che ha fortemente voluto la realizzazione del cortometraggio, ha aggiunto che rientra nelle responsabilità delle aziende farmaceutiche comunicare con un pubblico quanto più ampio possibile sui temi che impattano la vita delle persone, così come la responsabilità di continuare ad investire sempre nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci e terapie. L’ospite vuole essere un amplificatore di un messaggio di speranza e di sensibilizzazione per una maggiore attenzione nei confronti di chi viene colpito.